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Channel: Commenti a: Tu che mi parli tu che non mi ascolti. Riflessioni su un’assemblea
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Di: giuliaortu

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Grazie a tutte per lo scambio e le riflessioni preziose e un grazie particolare a Simona che nel mio immaginario si è sovrapposta alla ministra che, di fronte alla delegazione rappresentante solo un genere, si alza e se ne va.
Gesto di rottura, simbolicamente forte e che mi interroga però in termini di efficacia, in quanto lascia dietro sé il silenzio del vuoto che si viene a creare. Se infatti il gesto della ministra ha prodotto un risalto mediatico, e forse ha fatto riflettere chi non si era mai stupito di una delegazione solo maschile, quello della delegata UDI ha portato una perdita in termini di scambio, di pensiero e di forza all’interno della dinamica politica tra posizioni differenti. Evidentemente si è raggiunto un livello tale di insopportabilità che si è agito anche istintivamente, non lo metto in dubbio, però continuo a non vederne l’efficacia. Perché non rimanere lì e con altre simili fare fronte comune di opposizione?
Al di là del caso specifico volevo solo soffermarmi su questo punto e riflettere quale sia la soglia di tollerabilità/tossicità umana e politica, oltre che la misura, che determina la presenza o l’assenza in un tavolo di discussione politica.


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